CONTEMPORANEA
Con la Seconda Guerra Mondiale termina ogni sorta di collaborazione fra musicisti. A guerra finita, nel 1945 a Darmstadt, una piccola città dell’Assia, si propongono corsi di aggiornamento musicale. Si tratta di un esperimento rivolto a tutti: tedeschi, italiani, francesi, americani, greci, ungheresi, inglesi. Solo la Russia staliniana non vi prende parte. Darmstadt diventa in pochi anni centro di una esperienza interculturale di nuova avanguardia (Nuova Musica). Grazie a questa esperienza nel secondo Dopoguerra, la musica classica esce dall’élitarismo del Primo Novecento e diventa oggetto di divulgazione e interesse civico.
In Italia Luciano Berio, Bruno Maderna, Luigi Nono e tanti altri si fanno promotori non solo di musica dodecafonica, ma di gran parte della programmazione RAI nei documentari televisivi sulla musica. Collaborano anche con gli artisti e i professori della generazione precedente, come Gian Francesco Malipiero, Alfredo Casella, Goffredo Petrassi e Lugi Dallapiccola, che avevano ampliato gli orizzonti culturali dell’Italia Fascista. In Germania si inventano tecniche come il “puntinismo” sulla scia di Anton Webern, e si perfeziona la musica seriale di Arnold Schönberg e Alban Berg. Hans Werner Henze ha grandi rapporti con l’Italia, Bernd Alois Zimmermann invece è più solitario. Gli italiani Berio e Maderna fondano a Milano i primi centri studi rivolti alla musica elettronica, proprio come fa a Colonia il loro amico Karlheinz Stockhausen. Questi autori utilizzano nastri magnetici già registrati e li sovrappongono alla loro musica per orchestra. Creano stili e gusti particolari, inserendo suoni e rumori della città, delle fabbriche, della natura. L’Americano John Cage guarda questo formicaio intellettuale con ironia, ma allo stesso tempo porta le sue conoscenze del mondo USA, dove il jazz e l’improvvisazione la fanno da padrona. Cage rivoluziona il rapporto con il pubblico, creando delle vere e proprie “performance” aleatorie e provocatorie.
Darmstadt fu un momento di grande fermento, ma non possiamo dimenticare che fuori dalla piccola cittadina tedesca vi era altrettanta bellezza! La musica russa, ungherese, francese, inglese, baltica e asiatica viene sempre più giustamente conosciuta e ammirata. In quegli anni arrivano in Europa il Rock ‘n Roll, i Beatles e un modo giovanile di fare musica. Le tecnologie permettono le prime registrazioni su CD, radio e televisione, e danno vita al mito del Direttore d’orchestra come Arturo Toscanini a Milano e a New York, Herbert von Karajan a Berlino, e Leonard Bernstein negli USA. La musica classica si presta poi alla tv e al cinema per costruire i film e nascono così i grandi maestri del cinema sinfonico come Ennio Morricone, Nino Rota, Sergej Prokofiev, John Williams e Hans Zimmer.
I COMPOSITORI