MARTIN LUTHER (1483 -1546)
Tutti conoscono Martin Lutero come il grande riformatore, pochi sanno che fu anche un grande innovatore in campo musicale. Fin da fanciullo provò piacere per l’arte dei suoni e trovò nel canto il conforto dei momenti di afflizione.
Grazie a lui nacque un repertorio di canti religiosi in lingua tedesca, che influenzarono la Chiesa e la sua liturgia, ma anche un periodo e tanti compositori dopo di lui.
Nel suo ideale quel “dono di Dio” che è la musica, al pari della Bibbia, sarebbe dovuto divenire accessibile a tutti e si prodigò affinché l’insegnamento della musica diventasse parte del programma di tutte le scuole.
BIOGRAFIA
Nonostante fosse nato da una famiglia di contadini, ebbe la possibilità di frequentare la scuola ed avvicinarsi alla musica fin dalla tenera età. Molti anni dopo, per un voto a Dio durante un terribile temporale, entrò nell’ordine religioso degli agostiniani di Erfurt.
Furono questi i primi profondi contatti con la religione e probabilmente anche con la musica liturgica. Nel 1511 Lutero si laureò in teologia e nel 1513 iniziò a tenere lezioni sui salmi. Integerrimo e devoto, entrò in contrasto con i costumi terreni della Chiesa cattolica e nella notte del 31 ottobre del 1517 redasse e pubblicò le note 95 tesi contro le indulgenze. Lutero che si era già costruito una reputazione di ottimo insegnante e predicatore venne pertanto bollato di eresia.
Scomunicato ed allontanato, il religioso si rifugiò nel Castello di Wartburg, dove oltre a tradurre la Bibbia in tedesco volgare, si dedicò anche molto alla musica. In questo ambito compose un notevole numero di canti in tedesco detti “corali”, perché facili da cantare dai fedeli in coro. Spesso i testi furono scritti dallo stesso Lutero, come il famosissimo “Ein feste Burg”, e molte melodie derivarono da canti popolari riadattati in modo che la gente li potesse già conoscere.
Il canto, che per Lutero aveva una vera e propria capacità di elevare lo spirito dell’uomo, divenne il modo di far partecipare e coinvolgere a messa anche i ceti più popolari e non avvezzi al latino della liturgia ufficiale
Il suo contributo all’invenzione del genere corale liturgico fu così importante da trasmettere a questa forma musicale il nome di Corale Luterano e a consacrare Lutero come padre della musica protestante tedesca.
Il corale luterano, basato su melodie semplici, ispirò successivamente una grande produzione di musica organistica e vocale in Germania. Si svilupperà da un lato il preludio-corale per organo, dall’altro il genere della Cantata. I compositori, elaborando partiture in cui diverse parti intrecciano contrappunti intorno alla melodia del corale, introdurranno gradualmente nelle chiese luterane una musica corale e strumentale tecnicamente più impegnativa. L’onda di questo genere influenzò la musica liturgica per molto tempo fino a ritrovarsi in opere molto più recenti quali ad esempio quelle del grande musicista e compositore barocco Johann Sebastian Bach.
OPERE
La produzione di Lutero compositore musicale si intreccia abilmente con la sua opera riformatrice e comprende almeno 36 tra canzoni e melodie liturgiche. Si tratta in alcuni casi di semplici canti con testo derivato dai salmi, altre volte di vere e proprie nuove composizioni dall’inconfondibile disegno melodico facile da memorizzare.
L’origine di molti corali proviene dalla tradizione popolare e profana poiché, come disse lo stesso Lutero: “al diavolo non dovrebbe essere concesso di tenere per sé tutte le melodie più belle.” D’altra parte per lui la musica era “Frau Musika”, una gentildonna capace di nobilitare le persone rendendole più gentili e morali.
Tra gli esempi di questi corali vi è “O Welt, ich muß dich lassen” (O mondo, ti devo lasciare) proveniente da una canzone del 1490 di Heinrich Isaac dal titolo ben più mondano “O Innsbruck, ich muß dich lassen”. Anche il celebre “Vom himmel hoch da komm ich her” (Vengo dall’alto dei cieli), del 1535 deriva da una canzone indovinello (Rätsellied), “Aus fremdem Landen komm ich her” (Vengo da paesi lontani).
Tra le prime opere del compositore si ricorda “Ein neues Lied wir heben an” del 1523 poi, tra il 1523 e il 1524 vennero pubblicate a Nürnberg ben otto sue canzoni.
Tra le sue opere maggiori vi sono il Piccolo Catechismo ed il Grande Catechismo che includono tra le tante canzoni liturgiche, quella forse più conosciuta “Ein feste Burg ist unser Gott.“