WIR SIND HELDEN
NUR EIN WORT
Pubblicato anno: 2005
Autore: Judith Holofernes
Wir sind Helden è stato un gruppo pop rock tedesco di Berlino e Amburgo. È costituito da quattro componenti: Mark Tavassol, Jean-Michel Tourette, Pola Roy, e Judith Holofernes. Il gruppo ha raggiunto un grande successo in Germania e Austria, arrivando a vendere più di un milione di dischi in Germania con i primi due album.
I testi, di cui è autrice principalmente la cantante Judith Holofernes, sono spesso critici verso il modello economico consumista e l'industria discografica. Il gruppo è stato fondato nel 2001. La prima produzione del gruppo è l'EP Guten Tag, stampato in 3 000 copie che diede una certa fama al gruppo nella zona di Berlino. Nel 2002 i Wir sind Helden irrompono sulla scena pop nazionale con il pezzo che dà il titolo all'album, che raggiunge la posizione 53 nella classifica tedesca dei singoli. Il gruppo è rimasto attivo fino al 2012, anno in cui hanno interrotto la loro produzione musicale.
Il testo della canzone Nur ein Wort fa riferimento ad una storia di amore tra la cantante e il suo partner che purtroppo non può più funzionare per via di difficoltà nella comunicazione. La cantante afferma di cercare spesso di instaurare un dialogo col fidanzato, che però non le presta attenzione e non la ascolta.
A livello di contenuto, si parla di una storia di amore in un momento di difficoltà. Aspetta con desiderio di sentire "solo una parola" dall'adorato interlocutore. Presumibilmente sconvolta dalla confusione interiore e dalla disperazione per il comportamento silenzioso del partner, l'io narrante diventa creativo e crea un suo linguaggio piuttosto insolito. Proprio all'inizio della canzone, la prospettiva da cui sono rappresentati gli eventi è determinata: “Ich sehe”. Come si scopre nel corso della canzone, questo “io” è in uno stato emotivo di emergenza, nel suo "sangue le endorfine lanciano bolle". Decodificare Questo verso non significa nient'altro che: chi parla è innamorato e la sua percezione è di conseguenza disturbata. In nessun momento durante la canzone si ha l'opportunità di lasciare la prospettiva confusa di chi parla. Non è chiaro se la persona a cui è riferita la canzone vorrebbe dire una parola o addirittura sia innamorata della cantante. Attraverso questo espediente retorico, l'ascoltatore condivide l'ironia amorosa di non sapere se e cosa sta pensando l'altro.